sabato 5 marzo 2011

La Riviera dei Cedri

Il nome Riviera dei Cedri è il toponimo col quale si identifica il tratto di costa dell'alto tirreno cosentino che si estende per oltre 35 km da Marina di Tortora, ai confini con la Basilicata, fino a Paola, limite meridionale della riviera, che include anche alcuni comuni dell'entroterra posti sulle pendici occidentali dei rilievi montuosi affacciati sulla costa. Infatti dal punto di vista morfologico la Riviera dei Cedri si estende lungo le pendici occidentali di tre gruppi montuosi contigui in direzione nord-sud, il Massiccio del Pollino al confine con la Basilicata, il contiguo Massiccio del Pellegrino e la stretta Catena Costiera che si distende a sud del gruppo della Montea, tra Capo Bonifati e la foce del Savuto. A nord piombano sul mar Tirreno gli ultimi contrafforti occidentali del Monte Ciagola intorno al quale sorgono Tortora e Papasidero nell'entroterra, San Nicola Arcella e Praia a Mare con l'antistante Isola di Dino sul litorale. In questo primo tratto di costa, la Riviera dei Cedri offre imponenti pareti rocciose che si ergono dall'arenile ciottoloso, come sulla spiaggia di Arcomagno a San Nicola Arcella. Le rocce di natura calcarea sono interessate da fenomeni carsici che originano grotte marine dai colori sgargianti come la Grotta Azzurra e la Grotta del Leone nell'isola di Dino. A sud di Scalea, tra le località turistiche più rinomate, si apre un pianoro collinare che termina con la foce del fiume Lao, vera attrazione della Riviera con le sue strette gole dove si pratica il rafting e la canoa. A sud del Lao sulle basse pendici del Massiccio del Pellegrino si trovano le località di Orsomarso e Verbicaro nell'entroterra e di Santa Maria del Cedro e Diamante sul litorale. Da qui il paesaggio della Riviera dei Cedri si fa più omogeneo, per cui i promontori rocciosi a picco sul mare lasciano il posto a lunghe e basse spiagge di sabbia mista a ciottoli, mentre i fondali si fanno un po più profondi. Con il gruppo montuoso della Montea termina il Massiccio del Pellegrino che vede in Belvedere Marittimo l'ultimo paese sorto alle sue falde. A sud di Capo Bonifati si distende la Catena Costiera che accompagna l'ultimo tratto della Riviera dei Cedri dove Cetraro, Acquappesa, Fuscaldo e Paola sono le maggiori località turistiche. La Riviera dei Cedri prende il nome dalla diffusa coltivazione del cedro, praticata da molti secoli con tecniche e metodi ancora artigianali e che solo di recente ha visto la nascita di attività più commerciali con l'istituzione del Consorzio del Cedro, la cui funzione è quella di valorizzare la produzione del prezioso agrume calabrese. Le strutture turistiche e ricettive sono concentrate nelle località di Scalea, San Nicola Arcella, Diamante, Paola e Belvedere Marittimo che sono anche le mete più frequentate della Riviera dei Cedri.