L'importante reperto del IV secolo a.C. era finito nella raccolta egizia del castello Sforzesco di Milano
Nella mattinata di giovedì 9 febbraio 2012 è tornata a Crotone, dopo 35 anni, la stele egizia. Il reperto verso la fine degli anni settanta è stato ritrovato durante alcuni lavori nei pressi dell'ospedale civile per finire nella raccolta egizia del Castello Sforzesco di Milano. Trentacinque anni per tornare a Crotone, dieci centimetri di basalto che rappresentano l'antico egitto. Un talismano contro serpenti, coccodrilli e scorpioni, un talismano, che come detto in conferenza stampa potrebbe essere, con il suo ritorno a Crotone, di buon auspicio. In base alla ricostruzione fatta dagli esperti ed agli studi condotti anche a Milano, la stele sarebbe arrivata nella città pitagorica tra il 378 ed il 341 a.C., l'avrebbe portata con sè un viaggiatore egiziano. La stele è stata ufficialmente consegnata alla soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, dopo la confisca effettuata al Museo del Castello Sforzesco, ad un museo italiano quindi, e non come avviene normalmente a danno di un museo di un paese straniero. Certamente, è stato sottolineato durante la conferenza stampa indetta per ufficializzare la consegna della stele, il Museo milanese non è stato felice di dover consegnare il reperto, ma la confisca ha ripristinato il giusto ordine delle cose.
Alla conferenza stampa hanno partecipato oltre alla soprintendente Bonomi, il procuratore capo del Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta, Domenico Marino, responsabile del museo crotoniate, Roberto Spadea, responsabile del territorio, il comandante del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale regionale capitano Raffaele Giovinazzo, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Francesco Iacono. Felice per il ritrovamento si è detto il procuratore Mazzotta, che ha preannunciato nuovi e prossimi incontri di "questo tipo", lasciando intendere che la Procura ha in serbo qualcosa di importante per il territorio. Il procuratore durante il suo intervento ha inoltre ribadito che il territorio crotonese ha la possibilità di riscattarsi, di affrancarsi del destino da altri disegnato, ha la possibilità di riemergere grazie all'enorme patrimonio culturale e alla sua storia. Per quanto riguarda il reperto, potrebbe essere esposto e quindi reso fruibili al pubblico già ad aprile in occasione della settimana della cultura, ovviamente sarà oggetto di studio da parte degli esperti della soprintendenza. Il Nucleo Tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri che si è occupato del ritrovamento, in una nota scrive:" Il recupero della “Stele di Horo sui coccodrilli” rappresenta un importante successo nel più generale quadro di contrasto all’illecito mercato di beni culturali archeologici. L’efficace azione dei Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Cosenza, sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta, ha consentito di accertare la provenienza dalla città di Crotone del prezioso reperto archeologico. Più precisamente, le investigazioni hanno permesso di: identificare l’autore dell’impossessamento illecito della “Stele"; accertare che la stessa era stata “scavata”, intorno agli anni 80”, nei pressi dell’Ospedale Civile di Crotone e successivamente venduta in Lombardia. Leggi Tutto : Torna a Crotone la Stele di Horo sui Coccodrilli